venerdì 15 febbraio 2013

sketch di un romanzo/sceneggiatura/fumetto da fare.Trattamento della ciccia. Insaccaggio.


 Arrivarono altri prigionieri, e un gruppetto di nemici furono spinti nello scavo. Tutti avevano il segno sanguinante sulla fronte.
Il giorno dopo, Blackjack continuava la sua lezione.
“Ricordatevi che in tutti i contatti coi prigionieri, dovrete sempre indossare l'elmo e guanti pesanti.”
Il gruppo si incamminò verso la fossa dove erano custoditi i nemici.

I prigionieri si erano raccolti al centro del fosso, tenendosi lontani dalle pareti cedevoli. Erano una ventina, tutti con espressione avvilita. Avevano addosso solo i pantaloni e le magliette, ed erano a piedi nudi.
Prima di entrare nella loro visuale, il sergente si fermò, e estrasse una bomboletta spray da una tasca.
“Dovete sempre disinfettare le parti che entrano in contatto con i corpi dei nemici. È stato rilevato che questo atteggiamento eleva il livello di stress dei prigionieri. Però, ricordatevi di presentarvi privi di armi e in atteggiamento non minaccioso.
Lei” ordinò indicando l’ultimo soldato della fila ” dovrà farmi da secondo. Quando il prigioniero uscirà dalla buca, si metterà al mio fianco e camminerà fino a quel muro. Si deve mettere alla destra del prigioniero a qualche passo di distanza.
Voi altri, fermatevi qua, dove i nemici non vi vedono.”

Piantato sul terreno solido, c'era un piolo con legata una corda piena di nodi. Tenendosi bene in vista dai prigionieri, svolse la corda e la spruzzò con la bomboletta. Si spruzzò il disinfettante anche sulle mani. Avvicinandosi al ciglio della buca, la lanciò dentro. Estrasse una penna laser e la puntò su un prigioniero, che abbassò la testa sul petto, guardando quel cerchietto rosso.
Vieni qua.” Un ordine meccanico.
Il prigioniero obbedì e si aggrappò alla corda. Dopo essere salito faticosamente, si rizzò in piedi davanti al sottufficiale, che ritirò la corda.
Vai verso quel muro.”
il prigioniero si incamminò. Blackjack e il soldato gli camminavano dietro, senza toccarlo. Gli altri due militi assistevano poco distanti.
Arrivati di fronte al muro il prigioniero si fermò. L’assistente si spostò al lato del nemico. Alla destra del sergente, era appoggiata una coperta ripiegata.
Appoggia le mani sul muro.
Allarga le gambe.
il prigioniero obbediva senza problemi. Del resto, sembrava una normale procedura di perquisizione. Il sergente gli passò le mani sul corpo, in una perquisizione accurata.
Poi si abbassò e prese un paio di pastoie (2) da sotto la coperta. Con calma abbassò un polso del soggetto, chiuse una manetta, abbassò l’altro polso e lo ammanettò. Mise una mano fra le scapole del prigioniero e spinse. Il soggetto, sbilanciato, si appoggiò al muro. Il sergente strinse le manette supplementari. Il prigioniero abbozzò una protesta.
Zitto!” sibilò il sottufficiale con un tono che non ammetteva repliche.
Il prigioniero adesso era inerme.
Blackjack estrasse un oggetto da una tasca. L’oggetto si mise a ronzare. Il sergente seguì un contorno sul corpo del prigioniero. Caddero dei lembi della maglietta. Fece lo stesso con le gambe dei pantaloni. Il prigioniero si trovò nudo dall’ombelico in giù. Arrossì in modo evidente. Grosse lacrime li scesero sulle guance.
Il sottufficiale lo afferrò per il collo da dietro con la destra , e lo diresse verso uno spiazzo dove attendeva uno Shredder (3). Fissato al retro del vicolo, c’era una lunga corda con dei cappi. Blackjack portò il prigioniero all’ultimo cappio, lo costrinse a accovacciarsi, spruzzò il disinfettante sul cappio, e lo glielo infilò sulla testa.
Il prigioniero iniziò a piangere in modo irrefrenabile. Allora, il sergente gli nascose la testa in un cappuccio.
Gli allievi assistevano poco lontani. Ritornati davanti al muro, il sottufficiale spiegò:
“Quello che avete visto è la procedura standard. Tutti i prigionieri devono essere trattati in questo modo, uno per volta. Tutte le operazioni devono essere effettuate lontano dalla visuale del gruppo di prigionieri, per ovvi motivi. Al posto del vostro aiutante può esserci un mastino, se disponibile. Domande?”
Uno alzò la mano.
“Prego”
“Se il prigioniero si ribella?” Disse una voce di donna.
“È stato rilevato che, usando questa procedura, i prigionieri tendono a ribellarsi solo quando sono davanti al muro, se percepiscono che non si tratta di una semplice perquisizione. Per questo le pastoie devono essere sempre nascoste. Se il prigioniero si ribella, non è un grave problema. Il vostro aiutante può usare il Taser. Se al posto dell’aiutante c’è un mastino, la possibilità che si ribelli è ridotta allo zero. I mastini sono opportunamente addestrati.”
Un altro alzò la mano.
“Prego”
“Perché l’ha messo a culo nudo?”
Il sergente sorrise dentro l'elmo.
Si sentirono delle risatine.
Il soldato si rivolse agli altri due.
“Insomma, è una domanda!”
“Ed è anche una domanda sensata. I prigionieri devono ritrovarsi coi genitali esposti perché così si sentono più vulnerabili. Nella loro cultura” masticò cultura come se fosse un’oscenità “il nudo pubblico è un tabù assoluto. Altre domande?”
Nessuno alzò la mano.
“Bene, ora proverete la procedura, un prigioniero a testa. Io farò da aiutante per i primi tre, poi vi alternerete. Se avete qualche dubbio durante la procedura, non abbiate paura di chiedere. Questo non è un esame!”
I soldati iniziarono.
Con calma e precisione, misero in sicurezza sei prigionieri, su un carico da 8.
L’ultimo prigioniero salì come i precedenti, ma invece si mettersi sull’attenti, saltò addosso al soldato che aveva davanti. Gli altri militi tre intervennero. Il nemico urlava e imprecava, e prima di essere bloccato, morse una mano inguantata.
Il sergente serrò le mani dell'idiota dietro la schiena, con un lasso infernale. Il nemico si mise a urlare. Il sottufficiale gli sferrò un pugno, zittendolo.
Trascinandolo per i polsi, lo fissò a un palo che era infisso vicino alla buca.
“Merda! Questo deficiente lo curiamo dopo! Tiratene su un' altro per completare il carico.”
Dopo aver completato la fila, e tolti i cappucci ai prigionieri, un soldato partì lentamente sullo Shredder, trascinando il gruppo dietro di sé.
Gli altri due rimasero con Blackjack.
“Quel coglione deve essere punito. Non potete permettervi di non reprimere atti del genere, dopo che i nemici hanno assistito. Se succede a voi, e se sarete privi di crediti, richiedete un soldato che ne abbia. L’esecuzione dovrà essere eseguita mediante la mazza, con un numero dispari di colpi al ventre.”
Dispari? Perché dispari, signore?”
“Non c’è nessun motivo... per noi. Loro, si scervelleranno per capire perché. E ricordatevi, il nemico deve crepare con le palle all'aria.”
Il sergente si avvicinò al prigioniero legato al palo. Estrasse il gancio e cominciò a tagliargli i pantaloni. Il nemico si orinò addosso.
Si, bravo. Dovevi pensarci prima, testa di cazzo.” Gli sussurrò.
Si allontanò e tornò sorreggendo la mazza con due mani. I due spettatori sapevano che il sottufficiale avrebbe potuto tenerla con due dita, e spezzare in due un uomo con un unico gesto.
Vedendolo arrivare, il prigioniero iniziò a strillare e a piangere. Il sergente si piazzò a destra del palo e iniziò a affibbiare dei colpi all'addome del nemico. Non troppo forti, e piuttosto lenti. Ad ogni colpo, il prigioniero si piegava. Non cadeva solo perché le manette erano assicurate al palo da un moschettone. Il sangue colava dai polsi.
Nella buca assistevano alla scena dal basso, terrorizzati. Dopo sette mazzate al ventre, il nemico legato iniziò a vomitare sangue. Blackjack andò a riporre la mazza. Il soggetto svenne, rimanendo appeso al palo per le manette. Il sottufficiale lo sganciò dal palo e gli tagliò il lasso. Lo afferrò per la nuca e lo buttò nella fossa, cercando di centrare il buco dove i prigionieri defecavano.
Gli altri si erano concentrati dal lato opposto, ammutoliti dal terrore.


(1) gergo per sistema concentrazionario
(2) pastoie : sono delle manette regolabili che costringono il portatore a tenere le braccia aderenti dietro la schiena e a protendere il petto in avanti.
(3) tipo di skate board cingolato.  


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